Odor 93
Trilogia della Mistica
Current 93
Odor 93 è un viaggio nel mondo fiabesco. Una dedica emotiva ai Current 93 e al suo fondatore, David Tibet. La fiaba odorosa apre il suo sipario tra note fumose e speziate. Si celebra il rito del racconto; la nebbia nasconde alla vista l’accaduto, esalta il nostro immaginario, questo viaggio onirico. I nostri passi si fanno sempre più lenti e il profumo apre il cuore della fiaba.
La fiaba
La corrente olfattiva di Odor 93 fluttua sulle note ossessive dell’accordo di Tuberosa e Narciso. Una novena odorosa in cui partecipano comparse e protagonisti, drammatiche figure in un bosco incantato del Nord Europa. Se chiudi gli occhi e ascolti il tuo cammino, sentirai personaggi grotteschi della tua fantasia e come per magia, il viaggio diventa meraviglia, fiaba. Le fioche luci dell’alba chiedono spazio, tra i rami fitti del bosco, il profumo spande le sue radici, un fondo legnoso, fumoso e animale, ci risveglia dal viaggio.
Il racconto mistico
Il profumo è un’anima che disegna la nostra ombra e l’ombra è un personaggio grottesco della nostra fantasia. Ognuno di noi, attorno ad un fuoco, ha raccontato o ascoltato storie fantastiche, fiabe e leggende; Odor 93 ti trascina nel cuore di quel fuoco, per scoprire il segreto della ricerca, il segreto della corrente.
Odor 93
Il profumo è un’anima che disegna la nostra ombra.
Ispirazione musicale: Aleph at Hallucinary Mountain e All the pretty little horses dei Current 93
Composizione
- Tuberosa
- Narciso
- Legno di Guaiaco
- Patchouli
- Cumino
Famiglia olfattiva: Fiorita
Sfaccettature: Legnosa, Speziata, Verde
Flacone da
€ 195,00
€ 8,00
Goccia dentro la goccia, in un fiume,
che ascolta dentro me, il vuoto,
lo spazio immenso che viene da giù.
Raccogli il fiore, chiudi gli occhi al suo sentire,
essenza, memoria, niente più, adesso.
È arrivato, solo e ordinato quel tempo,
nella stanza nera, nel silenzio,
dove vive un gatto bianco,
ad alta voce mi parla.
Chiudo il mio corpo al centro della stanza,
il gatto bianco ascolta il mio silenzio.
Ad alta voce mi parla.
Guardavo le madri che di giorno mi tenevano stretta la mano,
lungo la riva del fiume, tra i sassi e l’acqua bassa alle caviglie.
Non capivo le loro parole, perché erano mute,
ma vedevo la loro bocca muoversi, a volte sospendersi nel vuoto.
Goccia dentro la goccia, in un fiume,
che ascolta dentro me, il vuoto,
lo spazio immenso che viene da giù.
Raccogli il fiore, chiudi gli occhi al suo sentire,
essenza, memoria, niente più, adesso.
È arrivato, solo e ordinato quel tempo,
nella stanza nera, nel silenzio,
dove vive un gatto bianco,
ad alta voce mi parla.
Chiudo il mio corpo al centro della stanza,
il gatto bianco ascolta il mio silenzio.
Ad alta voce mi parla.
Guardavo le madri che di giorno mi tenevano stretta la mano,
lungo la riva del fiume, tra i sassi e l’acqua bassa alle caviglie.
Non capivo le loro parole, perché erano mute,
ma vedevo la loro bocca muoversi, a volte sospendersi nel vuoto.