1# Nota di Viaggio
(rites de passage)
Trilogia del Viaggio
Istanbul
Tutto nacque ad Istanbul. Ognuno di noi vive un rito di passaggio nella propria vita e per me fu quel viaggio, tra le caotiche voci del gran bazar e il vorticoso profumo di spezie dell’antico mercato. 1# nota di viaggio (rites de passage) è una mia dedica ai nomadi, alle anime sempre in viaggio, agli spiriti inafferrabili. Un profumo caldo e speziato, che fin dalle prime note di Pepe Nero, Pompelmo e Bergamotto, celebra la porta ad Oriente che è stata Costantinopoli.
Nostalgia
Un profumo in continua evoluzione, una metamorfosi olfattiva che corre tra le spezie del gran bazar al profumo delle antiche e preziose stoffe del mercato. Il profumo arriva al suo cuore pulsante, un caldo bouquet di Ylang-Ylang, Gelsomino, Geranio e Legno di Rosa. Un polveroso eco di nostalgia. Da erborista a profumiere, ho lasciato la mia via, della “pianta medica”, per intraprendere un nuovo cammino, il profumo come “memoria olfattiva”.
Note spirituali
Infine ho intrecciato spirituali note, per creare un fondo legnoso, resinoso e profondo, Benzoino, Vetiver, Patchouli, Sandalo e Incenso. Come trovarsi alla fine del viaggio, soli nel proprio io, in un luogo mistico e spirituale di questa magica città, di questa suggestiva porta che guarda l’Oriente.
1# Nota di Viaggio
(rites de passage)
Un’eleganza fuori dal tempo, enigmatica e sognatrice.
Ispirazione musicale: Canti e Musica Sufi
Composizione
- Geranio
- Incenso
- Pepe Nero
- Legno di Rosa
- Vetiver
- Patchouli
- Gelsomino
- Sandalo
- Pompelmo
- Benzoino
- Bergamotto
- Ylang-Ylang
Famiglia olfattiva: Chypre
Sfaccettature: Aromatica, Legnosa, Speziata
Flacone da
€ 155,00
€ 7,00
Cos’è il tempo qui a Istanbul?
Perché anche qui dialetti vicini al cuore?
Mi sforzo, mi ricordo dell’aranceto del sacerdote che viveva di fronte a casa mia, l’odore di mobili nuovi e lenzuola stese al sole, il vento e il lontano profumo dell’incenso.
Ogni rituale di questo viaggio mi trascina via, ero solo su quella grande piazza, uomini accorrevano al canto,
e io mi perdevo, in questo viaggio solitario.
La mia anima si riempie, quando parlo con le parole di questo luogo, sento la corteccia del mio cuore vibrare e non necessitare di aggettivi terreni, ma solo del suo profumo.
Cos’è il tempo qui a Istanbul?
Perché anche qui dialetti vicini al cuore?
Mi sforzo, mi ricordo dell’aranceto del sacerdote che viveva di fronte a casa mia, l’odore di mobili nuovi e lenzuola stese al sole, il vento e il lontano profumo dell’incenso.
Ogni rituale di questo viaggio mi trascina via, ero solo su quella grande piazza, uomini accorrevano al canto,
e io mi perdevo, in questo viaggio solitario.
La mia anima si riempie, quando parlo con le parole di questo luogo, sento la corteccia del mio cuore vibrare e non necessitare di aggettivi terreni, ma solo del suo profumo.